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Il presente lavoro ha come obiettivo quello di studiare il significato e l'uso dei tempi verbali semplici e composti dell'indicativo in spagnolo in contrasto con le forme equivalenti in italiano. Analizzeremo il significato aspettuale e temporale di ogni forma e ci soffermeremo in particolare sul significato modalizzato che acquisiscono, sia in spagnolo sia in italiano, la maggior parte dei tempi. Gli esempi che illustrano le nostre idee compariranno dunque in entrambe le lingue. Dopo lo studio di ogni forma verbale, viene presentato al lettore un quadro riassuntivo nel quale si sintetizzano i diversi valori delle forme verbali in entrambe le lingue. Come si vedrà nel corso del volume, la categoria di aspetto viene considerata fondamentale per spiegare numerosi usi in spagnolo e in italiano. In particolare, l'aspetto sarà considerato imprescindibile per analizzare il significato dell'imperfetto, diversamente da altre analisi che propongono come unico valore, per questo tempo, quello di "copretérito", seguendo la terminologia di Andrés Bello (1847). In altri casi, come nel contrasto tra le forme che in spagnolo equivalgono al passato remoto e al passato prossimo italiani, il criterio fondamentale sarà invece quello temporale, unitamente al criterio pragmatico, che è essenziale per spiegare la variazione presente nell'opposizione di queste forme. Prefazione di María Luisa Calero Vaquera.